lunedì 13 aprile 2009

Terremoto: Santoro il cattivone

Periodicamente, con cadenze non programmatiche, il PD e il PdL devono attaccare e screditare Santoro e la sua trasmissione, a guisa che molta gente possa tenere nel proprio cervello un tarlo che stia a ricordarli quanto cattivo e brutto sia il conduttore di Annozero.
Annozero ha avuto il torto di porre critiche e di farsi domande, cose normali per una persona che la ragione ce l’ha per farla funzionare, ma non tanto per molti esseri che vedono il mondo come un continuo lavaggio del cervello in modo da creare una società non tanto dissimile da un branco d’animali, dove l’unico motore che fa ruotare gli ingranaggi sia un insieme di pulsioni e istinti finalizzati a una stagnazione di quella che è la normale evoluzione naturale dell’homo “sapiens”. I nostri amici anelavano a una trasmissione che avesse diffuso le normali immagini che continuano a propinarci i tg e giornali: ovvero crolli, tendopoli e sepolti vivi (situazioni identiche in tutti gli scenari ove avvengono i terremoti), ma il cattivone Santoro, quel mascalzone, distaccandosi dal canovaccio, ha mostrato scene mai apparse sui media: gente disperata che pronuncia invettive contro politici e costruttori, critiche (costruttive) sull’andamento e lo studio dei soccorsi, ecc…, tutte cose che fanno luce sul alcune verità che per molte persone attualmente parlamentari (eccetto per Di Pietro), sono inimmaginabili, come a dire: “ma è possibile che la gente si faccia un’idea più chiara su certi aspetti?” Evidentemente no.
A queste critiche dei due partiti sono seguite quelle della direzione RAI: indovina un po’ che fantasia! Ma c’è ancora qualcuno che vede gli alti dirigenti RAI come avulsi al gioco dei due partiti? C’è qualcuno che ancora non si sia reso conto di come Mediaset e RAI, eccetto per casi come Report, Annozero o Blob, siano ormai cloni di se stessi? Qualcuno nota delle differenze tra i vari tg? In attesa di risposte ci sarà d’aspettare anche per un nuovo attacco a Santoro, che di sicuro non tarderà. Ormai è palese che la strategia è quella: ci si può non far caso una volta, due, tre, anche quattro, ma alla quinta volta, avendo giocato sempre con le stesse carte, è chiara l’intenzionalità e la volontà di voler colpire il giornalista e la sua trasmissione, è chiaro che gli unici argomenti per il terremoto, rimanendo nell’attualità, dovranno essere conformi allo spirito della cronaca nera: distruzione, morti, tendopoli ed eroici soccorsi. Ogni forma di critica, o utilizzo indipendente delle facoltà intellettive, non è tollerato.


PS
Dopo aver effettuato l’integrazione Pasqua e terremoto, ecco oggi l’integrazione meteo-pasquetta-terremoto.

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