domenica 12 aprile 2009

L'integrazione Pasqua-terremoto

I media ufficiali, quelli delle lobby economiche e dei politici, considerano non di rado i propri utenti come una massa di cerebrolesi da prendere per il culo con servizi e disinformazioni per ritardati. Oggi hanno dato il solito spettacolo unendo due argomenti principe nella cerebrolesione attuale: Pasqua e il terremoto, la prevedibile integrazione tra le due notizie. Ora, Pasqua s’è presentata con la consueta messa papale da S.Pietro (tutti gli anni è la notizia principale, come se la gente non sapesse che in quel giorno si festeggia una data particolare), ma unirla con i soliti servizi sul traffico, con le vacanze degli italiani, col pranzone pasquale (tutte news che comunque i media c’hanno dato ugualmente) poteva disturbare di fronte all’effetto tragedia provocato dal terremoto, ecco dunque il lampo di genio(?): integriamo i due fatti (cosa che avviene regolarmente in tali rare occasioni), ecco dunque che la notizia s’è tramutata in “Pasqua e terremotati”, o “il Papa a Roma, i terremotati in Abruzzo”.
La prevedibilità dei media ufficiali è sempre uguale a se stessa, l’importante è creare degli utenti che non abbiano capacità cognitive, che non abbiano le risorse per poter discernere ciò che è importante da ciò che in realtà non lo è. Non è facile e nessuno si può dire omnisciente, ma se ragionassimo su alcune notizie standard ripetute ciclicamente, come ad esempio Natale, le vacanze estive e pasquali, il traffico, ecc…, e su alcune altre che vengono spinte come drogaggio diarreoso nei cervelli della gente, tipo la cronaca nera, il gossisp, lo sport, il meteo e le ricette, ci renderemmo conto che basterebbe non lasciar andar via la memoria ricordandoci invece che una determinata notizia è sempre uguale da decine d’anni, oppure che un determinato argomento riguarda poche persone, o ancora che certe manifestazioni non portano a un progresso globale e a una evoluzione, ma bensì fanno regredire tanti a uno stato elementare nell’utilizzo delle facoltà mentali.
L’integrazione Pasqua-terremoto ci dimostra, dunque, come una buona percentuale di notizie, e una buona parte nella quantità della cosiddetta informazione, risulta scontata e quindi di poco conto, che i media palesemente ingannano e rimbambiscono i propri telespettatori, e che la ciclicità nel lavaggio cerebrale è un fattore di determinante importanza, e che senza i vari Natale, Pasqua, ferragosto, estate, traffico, vacanze, inverno, ecc…, le notizie si ridurrebbero esclusivamente alla cronaca nera, il gossip, lo sport e il meteo, per tutto l’anno, trecentosessantacinque giorni: almeno così posson variare.

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