martedì 19 maggio 2009

Chiambretti Night, Mills e Berlusconi


I problemi giudiziari di Silvio Berlusconi, relativi al caso e alla sentenza dell’avvocato Mills, non sono venuti come un qualcosa di inaspettato e improvviso, si conoscevano già con un margine d’anticipo. Naturalmente la macchina mediatico-propagandistica s’è subito messa in moto per aiutare, almeno nei concetti, il padre di Mediaset.
Il Chiambretti Night potrebbe essere il vincitore del premio “MDT, Migliore Defecazione Televisiva”. Di certo non è dovuto al fatto che ieri era presente Ricucci, che incarna il modello italiano proposto dal sovrano, ma essenzialmente per la qualità pessima di un prodotto che è una versione satirica e d’intrattenimento di Matrix, che a sua volta è la versione Mediaset di Porta a Porta. L’utilizzo di Ricucci, nel suddetto contenitore televisivo, è stato un modo per poter ricordare agli italiani un concetto molto semplice: “Gente furba che si vuole, o si è, arricchita: fate quello che volete! Finite pure in carcere! L’importante è che alla fine abbiate ancora i vostri milioni nascosti, e una gnocca sempre a fianco.” E in effetti, a fianco dell’ex “palazzinaro”, c’era la moglie fresca fresca di un calendario su Max, con tanto di foto con tette e chiappe da fuori.
Il Chiambretti Night è sempre stato propenso a diffondere i modelli berlusconiani: il suo programma è infatti pieno di veline, calciatori, e Vip televisivi. La scenografia suadente e moderna, le luci e le musiche, i temi trattati, e non per ultimo l’orario, lo destinano a un target di post adolescenti che hanno bisogno di sentirsi vivi con quella mandria di esseri che bazzica nello show, ovvero un teatrino della cultura moderna proposto anche da Ricci con la sua sequela di programmi: Striscia la Notizia, Veline, Scherzi a Parte, ecc… La diffusione della cultura berlusconiana-pidduista, italica-mafiosa e corrotta-sottosviluppata, avviene per modelli ben definiti, per linee guida da seguire e far seguire ai telespettatori. Era dunque logico che ieri ci sarebbe dovuto essere un milionario carico di vicende giudiziarie alle spalle, con una gnocca a fianco, e con un futuro di affari, barche, gite al billionere, ville, e tanto sollazzo. Bisognerebbe adesso considerare il sovrano, che non solo ha tutto questo, ma ha dalla sua un altro fattore molto semplice e al contempo rilevante, estraneo al “palazzinaro”, che tutti i leccapiedi e sottoposti ripetono nello stesso coro: le decine di magistrati che hanno indagato, o indagano, su di lui, sono tutti di sinistra.

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