domenica 31 gennaio 2010

Caccia alla “ferocia”?


La legge sulla caccia è significativa perché da la conferma su un certo tipo di “governo”: su qualsiasi argomento mette gli occhi, sarà solo per apportare involuzione e regresso.
Perché la caccia? Da dove esce questo interesse per un argomento che riguarda solo una minima sottopercentuale della popolazione italiana? Aiuto alle fabbriche di armi? Voti dai cacciatori? L’ultima ipotesi è forse la meno probabile visto che rappresentano un numero talmente esiguo da non apportare significative variazioni alle percentuali. Allora si fanno avanti tre ipotesi: la prima è d’ordine economico, la seconda riguarda la disinformazione (coprire l’opinione pubblica con valanghe di vomito), la terza è d’ordine morale: è comprensibile seguire le proprie “pulsioni” in qualunque occasione possibile.
I cacciatori non dovrebbero esistere in libertà, o quanto meno dovrebbero sparare solo ad oggetti inanimati, o ,essendo ancora più buoni, dovrebbero sparare solo in spazi chiusi a prede allevate.
Il cacciatore vi dirà: “ma tu non mangi carne? Sei vegetariano?” Naturalmente questo è un indicatore preciso del livello medio dei cacciatori: quale consumatore di carne di diverte a sgozzare maiali, galline e mucche per poi cuocersi la propria fettina? E’ quello lo spirito della caccia: divertirsi ad ammazzare animali in un contesto naturale.
I danni li conosciamo tutti: promiscuità nella diffusione delle armi: il fucile è utile sia per la caccia sia per i crimini; dispersione di piombo (Pb) in natura; distruzione della biodiversità; totale chiusura degli spazi naturali per turisti, fotografi, raccoglitori, ecc..; ferimenti e omicidi colposi.
Cose allucinanti avvengono in questo Paese, la ragione, il progresso, la scienza, la cultura, la natura, sono sotto la minaccia di un manipolo di violenti che posson trovare una vita coesa solo con le peggiori dittature. Secoli di conoscenze, di uomini valorosi, uomini cha hanno cambiato il mondo e l’Italia, poeti e artisti, filologi e religiosi, filosofi e scienziati, sembrano tutti ricordi di un passato divorato da un manipolo di “feroci”(?).

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