domenica 17 gennaio 2010

Il silenzio del papà


Un scena del genere, se vista, non può essere dimenticata.
Su quell’episodio ci sono stati dubbi, e alcuni hanno avanzato l’ipotesi che ad aver sparato siano stati i palestinesi; altri addirittura ipotizzano che padre e figlio fossero stati d’accordo per simulare un “martirio” in diretta, ma la domanda è: quale padre si farebbe sparare, e farebbe sparare il proprio figlio, a pochi centimetri dal corpo, solo per simulare una scena come quella? Comunque siano andate le cose rimane un’immagine orrenda, più o meno simile ai ragazzetti presi a colpi di fucile rei di tirare pietre a qualche blindato o ruspa.
Eccetto che per alcuni giornalisti faziosi, per alcuni cristiani, per alcuni cattolici, per i cosiddetti "catto-comunisti", per i comunisti, i musulmani, gli integralisti islamici, i centri sociali, i drogati, gli immigrati clandestini, i rom, i rumeni, i neri, i cinesi, i pirati informatici, gli antiamericani, gli antioccidentali, gli ebrei antisemiti, gli antisemiti (dopo un articolo del genere tutto questo blog sarà etichettato come antisemita: allucinante ma vero!!!), i pacifisti, gli adolescenti, i giovani, un’altro silenzio continua a sentirsi dai media anonimi: muri e colonie dove non dovrebbero stare, gestione sbagliata delle risorse idriche e del territorio, distruzione di abitazioni, armamenti (pare sia solo una questione di potenza d'armi), e tante altre bellezze “non svelate” che solo di rado riempiono qualche spazio altrimenti coperto da curiosità, cronaca nera, gossip o meteo.
Il padre di quel bambino era in silenzio, non parlava. Era sotto shock. Doveva dire almeno qualcosa, almeno gridare la sua rabbia o straccarsi le vesti, invece no, è rimasto in silenzio: il silenzio del papà.


Video:
In 6:17 – 6:18 (pochi fotogrammi) di questo video d’analisi, quello del Tubo più ciccato e più serio, si vede sul “barile” un foro in direzione della linea di fuoco israeliana, così come, all’interno dello stesso video, a 5:18, si vede la folla che chiaramente si ripara dietro a una guardiola in direzione del palazzo israeliano, come “se percepisse” i colpi provenienti da quel lato.
Al minuto 4:51 di quest’altro video si vedono dei fori in corrispondenza del lato di fuoco israeliano, foto però scattata il giorno dopo.


PS
La cosa migliore da auspicare è che sia realmente stata tutta una montatura, almeno potremmo avere una buona dose di speranza sulla vita non interrotta di quel bambino: chiunque abbia sparato.

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