venerdì 19 febbraio 2010

Illusi i terremotati, Striscianti i disillusi



Molti abruzzesi sapevano già tutto senza aspettare le intercettazioni e le inchieste della procura fiorentina. Tanti invece erano davvero illusi, avrebbero dovuto chiedersi: se il pesce inizia a marcire dalla testa c’è un motivo o è tutta una casualità? Leggere la telefonata tra gli imprenditori che se la ridevano per il terremoto all’Aquila, un nuovo business in cui abbuffarsi, avrà lasciato sbigottiti solo un manipolo di illusi e ingenui. Se fosse stato possibile ascoltare le telefonate di tanti politici, affaristi, funzionari e direttori o giornalisti dei media la realtà sarebbe stata la medesima: contentezza e felicità per un nuovo affare su cui mettere le mani. Fortunatamente sono uomini, e chissà quanti avranno fatto attenzione a quella parola di “scaramanzia”, di empatia, scappata dalla bocca di uno degli imprenditori affaristi, così si legge:

PISCICELLI: si
GAGLIARDI:...oh ma alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito...non è che c'è un terremoto al giorno
P:..no...lo so (ride)
G:...così per dire per carità...poveracci

Quel poveracci “potrebbe” essere la loro unica ancora di salvezza, almeno si spera.
La realtà è quella, poveri illusi tutti quelli che hanno avuto fiducia in questa realtà circoscritta a pochi elementi, a poche pulsioni. Nei giorni successivi al terremoto una persona “sfidò” i media zerbini e li mandò a fanxulo!.



Il primo matrimonio post-terremoto è stato ripreso e diffuso da tanti programmi e in primis da Striscia la Notizia (programma berlusconiano amorfo e al 95% inutile).

Striscia La Notizia ha diffuso quel filmato per due ragioni:

1) Far vedere al pubblico più distratto quanto sono irriconoscenti, violenti e beceri questi pseduo comunisti anarco-insurrezionalisti in combutta con gli integralisti islamici di tendenza immigrata-rom, irriconoscenti dello spazio avuto, senza nessun ritegno verso quei preziosi giornalisti (in quel caso il volto peggiore dei media) che non facevano altro che il loro lavoro.

2) Per far vedere a un pubblico più critico quanto questi giornalisti siano parassiti e meschini, che non si fermano nemmeno di fronte al grido di rabbia e di dolore di questo povero giovane. Insomma: per qualcuno Striscia s’è mostrata la vera alternativa ai media prepotenti.

Striscia la Notizia è servita a questo, in una sorte di tendenza bivalente. Saranno stati coscienti del risultato? Sarà stata volontà attiva per sfruttare il terremoto ai fini berlusconiani (pubblico nel nulla, nel caos, nell’ignoranza, che un po’ si arrabbia per il terremoto e un po’ si eccita con le veline)?
Chissà.

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