mercoledì 15 luglio 2009

I cattivoni in Afghanistan

La notizia di fosse comuni in Afghanistan, dove sarebbero sepolti circa un paio di migliaia di taliban, è sicuramente una buona notizia. Infatti i taliban sono brutti e cattivi, sono terroristi, producono la droga che poi va a colpire di nostri giovani cittadini, che se fossero i soliti drogati comunisti nullafacenti se lo meriterebbero (meriterebbero anche i campi di lavoro), altrimenti è una cosa brutta e cattiva.
Le guerre sono così. Alla fine si riducono tutte all’esaltazione del concetto di genere umano, di uomo, all’apologia del progresso. Portano le persone a una condizione di esseri senzienti, dove è facile riconoscersi in un altro uomo, dove è possibile creare una situazione nuova, una realtà evoluta, tecnologica, di profonda cultura e benessere. E per fortuna che ci siamo noi: gli eroi della democrazia. E’ quello il nostro compito: fare in modo che l’Afghanistan e i taliban si convertano alla verità assoluta che portiamo e li offriamo senza nulla in cambio, anzi: lo facciamo perché noi siamo amanti della democrazia. In quelle terre sono brutti e cattivi ma, quando si deve portare la libertà, tutti aspettano il nostro intervento provvidenziale. Siamo solo noi che possiamo aiutare gli oppressi a portare il progresso. L’unico dictat è quello di sconfiggere quei taliban brutti e cattivi, quei puzzoni, quei nemici della libertà e del progresso: sono solo terroristi, e si sa che il terrorismo si sconfigge con caccia bombardieri, artiglieria e armi pesanti.

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